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martedì 18 febbraio 2014

O dentro o fuori

Questo è il periodo dell'anno in cui si approntano i prodotti solari che poi verranno utilizzati l'estate prossima.

Ogni anno la stessa solfa: mi fate un solare che sia anche un po' antirughe? Possiamo mettere nel solare un qualcosa per la cellulite? Nooooooooo. No. No e no.


Cosa deve fare un solare? Proteggere dai danni solari, bloccando la loro azione fin dallo strato corneo, fermandoli lì, non sotto. E allora dove deve stare un prodotto solare? In superficie. DEVE essere formulato per rimanere in superficie.

Cosa deve fare un prodotto di skin care (quale che sia la sua azione?): arrivare dove deve agire.

Deve superare lo strato corneo e andare, andare dove serve. DEVE essere formulato per avere un (minimo) di penetrazione.

I due aspetti sono incompatibili fra di loro, non possono convivere all'interno di uno stesso prodotto.
O sta in superficie o penetra.
O dentro o fuori.

Se in un prodotto ci sono entrambi gli aspetti (skin care e solare), uno dei due o è minimo o è nullo.

Inutile girarci intorno. E' così.

Fateci caso: i prodotti con protezione alta sono il più delle volte o fondotinta, o creme colorate, o comunque prodotti a cui vengono attribuite delle capacità cosmetiche "ottiche", ad esempio uniforma il colorito, riduce la visibilità delle rughe, ma quando poi ti lavi il viso, questo torna come prima di mettere il prodotto. Sostanzialmente, cambia poco. Perchè il prodotto è nato per stare in superficie e per camuffare i difetti.
La presenza di filtri serve solo per evitare che l'eventuale azione dei raggi solari possa peggiorare il difetto, ruga, discromia.

Il problema più serio, a lungo termine, è quello dei veri prodotti di skin care infarciti di  filtri.
Se veramente il prodotto funziona, è perchè penetra oltre lo strato corneo. Penetra tutto, gli attivi efficaci che si portano appresso i filtri.

I filtri (chimici) sono liposolubili e si accumulano nella cellula. Ogni volta che mi applico una crema antirughe con un filtro chimico, ne somministro un po' alle cellule che non riescono a smaltirlo.
E accumula oggi e accumula domani, la cellula va in overdose e si ribella.
Stanno infatti venendo alla luce sempre più casi di danni alla pelle causati da accumulo di filtri.

Tanto che gli stessi dermatologi, che giustamente ci hanno insegnato tanto sull'importanza della protezione durante l'esposizione solare, cominciano a invitare alla cautela sull'uso perenne di cosmetici con filtri, e suggeriscono l'uso del prodotto solare principalmente solo durante l'estate o comunque in casi di protezione veramente necessaria.
Fermo restando che la vera protezione la dà il buon senso, esponendosi al sole in orari in cui i raggi sono meno intensi, utilizzando cappelli, occhiali, indossando indumenti chiari o stando all'ombra.

Siamo onesti: che senso ha in novembre, chiusi in un ufficio o un negozio, a Milano, Roma, Parma o Lecce mettersi una crema idratante con il filtro, poi il fondotinta con il filtro, e magari anche il blush con il filtro?
Chi mai si è scottato in febbraio in metropolitana o attraversando una piazza in città?

Come sempre in medio stat virtus. Siamo passati dall'abbronzatura ignorante (nel senso che si ignorava la funzione dei filtri e i danni provocati dalle ustioni da sole) degli anni '60 dove la prima settimana di agosto l'Italia era un distesa di spalle infuocate e di signore con il fazzoletto bianco trattenuto dalla spalline del prendisole, all'abbronzatura selvaggia degli anni '80 che faceva figo, fino ad arrivare oggi all'opposto, dove si torna da un mese alle Maldive come se si fosse usciti da una cantina.

La protezione è necessaria.
I filtri sono efficaci nel proteggere la pelle, ma i filtri sono dannosi per la pelle se si accumulano.
Ergo, è necessaria misura, come in tutte le cose.
Un filtro solare si usa sotto il sole. Sembrerebbe ovvio, ma non è sempre così.

Se proprio prevedo di passare una giornata all'aria aperta, mi metto il mio skin care (senza filtro) e sopra un solare con protezione appropriata. Ma solo per quel giorno. Non 356 giorni all'anno per vent'anni, mentre piove o vado in discoteca.

Naturalmente non è detto che i filtri fisici, alla lunga, non siano altrettanto imputabili di qualche controindicazione all'uso continuativato. Vedremo se verrà fatto qualche studio sul lungo termine e con quale risultato. Per il momento non ne abbiamo avuto notizia, nè trovato pubblicazioni che asseriscano la certezza di innocuità o la certezza di  danni da accumulo. Se troveremo studi autorevoli, ovviamente ne daremo notizia.

E, tornando al discorso iniziale, no, il solare con la caffeina per la cellulite, non te lo facciamo. E' una bufala. Poi te lo sequestrano (come è realmente successo a una casa cosmetica che asseriva di farti passare le rughe e la cellulite con i suoi prodotti solari, nati come prodotti solari, appunto).

Un cosmetico va fatto per ciò per cui serve.








6 commenti:

  1. Ben tornate Piccole Chimiche!!ogni tanto anche io passo a trovarvi!!Ebbene sono d'accordo con quanto scritto su!capisco che sta andando di moda il prodotto del "tutto in 1" del "cosmetico personalizzato" e chi più ne ha più ne metta, ma lasciamo al solare l'azione univoca e distinta!Riuscire ad avere una formula stabile di un solare già risulta un'impresa ardua ed elaborata, figuriamoci se poi bisogna pensare a come renderla più piacevole solo per deliziare un vantata attività in più non appartenente ad un solare!
    Buon lavoro!

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  2. Grazie. Mi avete illuminato. Ora passerò il fine settimana a leggere il blog.
    Monica

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  3. buongiorno! ho letto questo post grazie al consiglio ricevuto sul gruppo facebook l'arte dello spignatto, vorrei chiedere qual è la formulazione migliore per un solare, cioè quali sono gli elementi che di fatto mantengono i filtri chimici in superficie? i siliconi? se sì, ce ne sono alcuni più efficaci di altri? un'altra domanda: gli antiossidanti in un solare allora sono inutili? se si crea una barriera sulla pelle, non entrano i filtri chimici ma non entrano neanche gli antiossidanti, vitamina E, ecc.? grazie per una vostra risposta, mi piacerebbe molto approfondire la questione!

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    1. Gentile Alice, i solari sono fra i cosmetici più difficili da formulare. Comunque sia, non diamo consigli sulle formulazioni, tantomeno a chi si fa i prodotti da sé.
      PC

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    2. scusate se mi sono espressa male, non sono assolutamente in grado di produrre una crema o qualsiasi altro prodotto cosmetico e so che i solari non si possono fare in casa. vorrei orientarmi meglio tra i vari prodotti che sto cercando sia nei supermercati che in profumeria per poter scegliere al meglio (sempre con la consapevolezza di poter sbagliare, ovvio)

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    3. Si, evidentemente avevamo frainteso. Difficile dare consigli, noi non nominiamo mai prodotti o case. La scelta deve essere fatta partendo dai propri orientamenti: si vuole un prodotto con filtri solo fisici? O con filtri chimici? Da questa premessa, si può cominciare a considerare o evitare una certa tipologia di formulazione. "Poter scegliere al meglio": per il solare il meglio è ciò che protegge adeguatamente il nostro tipo di pelle, c'è chi ha bisogno protezioni medie, alte, altissime. E i bambini. Ci sono molti forum e blog che descrivono i prodotti solari di mille case diverse, con caratteristiche diverse, dove si trovano moltissime informazioni, dalla lista degli ingredienti alle opinioni di chi li ha provati, che possono indirizzare verso una scelta più opportuna per i propri bisogni.
      Di norma gli antiossidanti presenti in un solare hanno lo scopo di proteggere il prodotto stesso dall'ossidazione che potrebbero causare i raggi solari, più che proteggere la pelle.

      Non esiste il prodotto perfetto, esiste il prodotto che va bene a qualcuno e ad altri no, quello che per qualcun altro è migliore ma non piace ad altri. Questo vale per tutti i prodotti, a maggior ragione per un solare.

      Saluti PC

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