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venerdì 28 novembre 2014

L'essenza delle cose

Gli oli essenziali o oli eterici sono prodotti ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale aromatico, ricco cioè in "essenze".

Le essenze vengono prodotte dalle piante per diversi motivi: per attrarre gli impollinatori, come difesa da parassiti, e in alcuni casi probabilmente anche come scarti.


Gli oli essenziali come li conosciamo oggi sono un prodotto abbastanza recente.
Benché la tecnica di estrazione in corrente di vapore sia molto antica, da questa procedura si ottenevano principalmente le acque aromatiche, considerate, in tempi remoti, la vera essenza della pianta.
I profumi o gli oli profumati di cui si parla nei documenti biblici o di epoca egizia e greco-romana, sono da intendersi come oleoliti (estrazione delle essenze tramite macerazione in olio) o come resine grezze (incenso, mirra, sandalo).

Non esiste quindi un uso tradizionale antico degli oli essenziali.

Solo recentemente la tecnica si è affinata e si è potuti giungere all'estrazione più efficiente degli oli essenziali, e quindi a studiarne le proprietà e l'utilizzo.

Possono essere contenuti in varie parti della pianta: fiori, foglie, frutti, scorza di frutti, rametti, radici e rizomi.

Le metodologie di estrazione accettate nella definizione di olio essenziale sono 2
1)      la distillazione in corrente di vapore, ulteriormente distinta poi in distillazione nella quale il materiale è immerso in acqua e distillazione nella quale il materiale è sospeso sopra la fonte di vapore.
2)      la spremitura a freddo, generalmente applicata alle bucce.
Una terza metodologia, la distillazione a secco, detta anche distruttiva, è più rara.

L'olio essenziale è quindi un estratto selettivo, nel senso che un particolare gruppo di molecole con una determinata struttura molecolare è scelto e selettivamente estratto dalla pianta, in cui generalmente è presente allo 0,01 - 2%.

Le essenze contenute nelle piante sono la fonte degli oli essenziali come prodotto, ma non sono esattamente la stessa cosa dal punto di vista chimico, poiché gli oli essenziali contengono solo le molecole volatili alle condizioni di estrazione e idrofobiche, mentre le molecole idrofiliche si perdono nelle acque aromatiche.

Gli oli essenziali si trovano in cellule indifferenziate più grosse oppure in tessuti secretori, sono in genere liquidi con odore aromatico, incolori o di colore giallo pallido o giallo arancio.
Se contengono composti azulenici possono essere di colore blu o verde-blu.

Sono insolubili o pochissimo solubili in acqua, risultano però facilmente trascinabili dal vapor acqueo nonostante il loro alto punto di ebollizione (150-300 °C).
Sono facilmente solubili in olio.
La struttura molecolare degli oli essenziali è tale da consentirne il rapido assorbimento attraverso la pelle e le mucose, così entrano nel circolo ematico rapidamente e altrettanto rapidamente ne sono eliminati, circa 4-6 ore dopo l'assorbimento.


Gli oli essenziali puri non sono grassi: l'olio essenziale puro versato su una carta assorbente evapora senza lasciare nessun tipo di traccia a differenza degli altri tipi di olio che lasciano un residuo untuoso.
Anche se i costituenti principali sono gli stessi, le proprietà degli oli possono differire in funzione della pianta dalla quale sono estratti.
Anche provenendo dalla stessa pianta, l’olio può differire in funzione della parte trattata: ad esempio l’olio essenziale di fiori d’arancio è diverso dall'olio essenziale di buccia d’arancia, e ancora da quello di rametti della pianta di arancio.

Inoltre, secondo la stagione e la regione dove sono raccolte, anche piante della stessa specie possono presentare una percentuale diversa di principi attivi, che possono determinare piccole o grandi variazioni dell'aroma.

Ogni olio essenziale può contenere oltre 100 componenti diversi:
Alcoli: hanno proprietà antibatteriche e antisettiche
Aldeidi: determinano il profumo della pianta
Chetoni: danno la nota caratteristica all'olio essenziale, e se sono presenti in quantità come nella salvia, possono essere pericolosi e devono essere usati con molta cautela
Esteri: sono presenti in piccola concentrazione.
Fenoli: antisettici, antibatterici
Terpeni: presenti nella maggior parte degli oli essenziali, sono idrocarburi insaturi.

Gli oli essenziali sono spesso utilizzati in cosmetica dato il loro aroma e le attività ad essi attribuite.
Considerato che sono composti molto concentrati, il loro utilizzo deve essere in gocce e non è scevro da rischi.

Il rischio maggiore a cui ci si espone usando gli oli essenziali è il rischio di allergia.
La maggior parte dei componenti degli oli essenziali posso infatti essere fattori di sensibilizzazione.

Il regolamento Europeo in materia di etichettatura per i prodotti cosmetici impone di indicare in etichetta l'eventuale presenza di 26 sostanze, dette appunto allergeni, di cui, già leggendo il nome, si capisce l'origine.
I 26 allergeni sono i seguenti:
Alpha-isomethyl ionone; Amyl cinnamal; Amylcinnamyl alcohol; Anise alcohol,Benzyl alcohol; Benzyl benzoate; Benzyl cinnamate; Benzyl salicylate; Butylphenyl methylpropional; Cinnamal; Cinnamyl alcohol; Citral; Citronellol; Coumarin; Eugenol; Evernia furfuracea; Evernia prunastri; Farnesol; Geraniol; Hexyl cinnamal; Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde; Hydroxycitronellal; Isoeugenol; Limonene; Linaool; Methyl 2-octynoate

Si può notare, già nelle nomenclatura, che questi componenti sono stati isolati, la prima volta che sono stati identificati, in un derivato vegetale.
Infatti era prassi, quando ci si imbatteva per la prima volta in una sostanza, ricondurre il suo nome alla pianta nella quale era stata trovata: ne sono un esempio ginsenoside, echinacina, digitalina eccetera.
E' evidente che Citronellol e Citral siano riconducibili ad agrumi, Eugenol è riferibile a Eugenia Caryophyllata (chiodo di garofano), e che tutti quelli che contengono cinn-qualcosa nel nome sono certamente ispirati a Cinnamomum Camphora o al Cinnamomun Zeylanicum, che è più noto come Cannella. L’Evernia Prunasrti è nota anche come muschio di quercia ed è un lichene.

Questo significa che l'olio essenziale in sè non è un allergene, lo sono alcuni dei suoi componenti.
Non esistono oli essenziali che non contengano qualcuno di questi composti.

Ora, che questo componente venga da un olio essenziale o da qualcosa d'altro, non ne cambia le caratteristiche chimiche e quindi il comportamento.
Una molecola è quella, che sia prodotta da una pianta, da un animale, da un sasso, da un banco di laboratorio.
La molecola quella è e quella resta.

Per cui non è affatto vero che se il Geranial viene dal'olio di geranio sia meno pericolosa del suo omologo di sintesi.
Sono esattamente la stessa cosa.
Se no si chiamerebbero con due nomi diversi, perchè in chimica vale la prassi un nome= una molecola, a prescindere dalla sua origine.
L'acqua è acqua, H2O, che venga da distillazione, evaporazione, reazione, scioglimento della calotta polare, depurazione di fanghi. Sempre H2O è.

Quindi il Geranial è sempre lo stesso.


Anche se vogliono farvi credere che se è di origine vegetale sia meno "allergenico". Non è vero.



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