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martedì 30 ottobre 2012

Eco, Eco-bio, Bio-eco


Se la certificazione aziendale non è una passeggiata e non ha poi questa vera valenza di efficienza e qualità, cerchiamo di capire quali sono le certificazioni a cui può venire sottoposto un prodotto cosmetico.

Ribadiamo che esiste le legge 713/86 e successive modifiche, che prende in considerazione tutti ma proprio tutti gli aspetti legati alla produzione, sicurezza e commercializzazione del prodotto cosmetico, e che dovrebbe quindi essere, se non altro, garanzia di un prodotto sicuro e correttamente concepito e realizzato.

Però a volte non basta. O si desidera di più.

Se lo dice un altro...


Una volta si mettevano ingegno e perizia per fare il proprio lavoro.
Un falegname sceglieva il legno più adatto, immaginava e disegnava le forme, poi con il sapiente uso dei suoi strumenti e delle sue abilità faceva una sedia bellissima, unica, eterna, da tramandare in famiglia come un cimelio. Il falegname era orgoglioso della sua opera, sapeva di aver scelto il meglio, dal fornitore di fiducia, del cui materiale si fidava, il cliente era soddisfatto, “sentiva” che in quella sedia c’era anche un po’ della persona che l’aveva costruita.

venerdì 26 ottobre 2012

Il tocco dello Chef



Il valore di un cosmetico è stranamente espresso in INCI (nuova unità di misura di qualità).
Tutti parlano di INCI come se fosse l’unica cosa importante di un prodotto. Intendiamoci, importante è importante, se non altro dà l’indicazione di come è concepito un prodotto.

Però il rischio è leggere l’INCI e dire: questo prodotto è una schifezza. E magari è il miglior prodotto sul mercato.
O viceversa, questo INCI mi intriga, ma poi il prodotto si rivela una ciofeca.
Perché?

venerdì 5 ottobre 2012

Placet, nocet.

Tutte le scienze, avendo radici antiche, si rifanno nel lessico a parole o frasi greche e latine permanse poi nel tempo, sia per chiarezza fra addetti ai lavori, sia per dare quel senso, a chi è fuori dal giro, di inferiorità tipo Renzo e il latinorum.

Un esempio è il placebo (letteralmente "piacerò", dal latino) che identifica quell'effetto suggestivo di una sostanza che effetti in realtà non ne ha.

Conservatori e reazionari


Forse non è ben noto che la molecola che ha azione conservante ha un’azione di killer sulla cellula batterica.
La cellula.
Però è un killer poco selettivo e per lui cellula è sempre cellula, che sia batterica che sia della pelle.
Quindi la buona pratica suggerisce di utilizzare un conservante che sia attivo sul batterio, (Gram+, Gram -), fungo o lievito, alla minor dose possibile.

martedì 2 ottobre 2012

Sinonimi o contrari? Nessuno dei due.


In effetti la questione dell’acido ialuronico merita un approfondimento.

L’acido ialuronico fu identificato da Karl Mayer e John Palmer nel '34 nell’umor vitreo dell’occhio dei bovini, come abbiamo detto, e poi nel cordone ombelicale umano.

Il cosmetico naturale


Il cosmetico “naturale” viene identificato per la preponderante presenza di ingredienti naturali, di derivazione naturale, principalmente estratti di piante, fiori ed erbe.

Si crede che sia un’evoluzione del cosmetico di sintesi, in realtà è un ritorno alle origini, visto che prima della chimica industriale, si aveva a disposizione quello che la natura offriva, sia per farsi belli che per farsi bene.